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IL SECOLO XIX  
29 Aprile 1998

Un modello perfetto è rimasto esposto due giorni nella sala del museo marinaro.
Entusiasta il pubblico accorso a vederlo

FAC SIMILE DELL'ARTICOLO
Il Titanic è riemerso a Camogli
E' stato realizzato in 10 anni e con 8.000 ore di lavoro dal capitano Duilio Curradi

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Camogli.   Indubbiamente era molto suggestivo il grande modello (scala 1:100) del Titanic sullo sfondo dell'oceano e del gigantesco iceberg che lo fece naufragare. Un grande pericolo che sembrava annullarsi nella grande sala del museo marinaro custode di centinaia di reperti che hanno saputo sfidare il tempo. Troneggiava invece l'imponenza del transatlantico di oltre due metri e mezzo (esattamente 2.668 millimetri) costruito in dieci anni impiegando ben 8000 ore di lavoro.
Artefice dell'opera, il capitano Duilio Curradi, diplomatosi al nautico di Camogli, cittadina nella quale la sua famiglia abitava. Oggi Curradi vive a Varese dove opera un'associazione di navimodellisti che conta un numero di soci eccellenti in questo settore. Lontano dal mare - Duilio Curradi ha navigato per cinque anni, fino al 1965 per poi passare al Centro comune di ricerca della Comunità europea per l'energia atomica., dove attualmente è capo dei servizi logistici operativi - ha continuato a coltivare con sempre maggiore professionalità il modellismo. Una passione che, come egli ama ricordare, gli è nata a Camogli quando non aveva ancora dieci anni. Duilio Curradi frequentava la quinta elementare nel 1949, quando il maestro Giacomo Mortola decise di portare la scolaresca fino allo scaletto, il piccolo cantiere accessibile dalla calata del porticciolo, ad assistere alle fasi di costruzione del "Golfo Paradiso I". Si trattava di un traghetto avveniristico per quel tempo, della ditta Bozzo e Biancotti, che nella primavera dell'anno successivo sarebbe entrato in servizio per far la spola tra il porticciolo e San Fruttuoso con ottanta passeggeri a bordo. Colpì il ragazzino quella costruzione che occupava quasi interamente il piccolo scalo con i suoi 12 metri e venti di lunghezza e la larghezza di tre metri e settanta. Uno scafo che sarebbe stato presto dotato di un motore Diesel Deutz della forza di 120 HP, capace di sviluppare una velocità di crociera di 10/12 nodi.
Il "Golfo Paradiso I", che nasceva dalle abili mani dei maestri d'ascia camogliesi Ognio e Costa, condizionò il suo futuro, la sua scelta di frequentare il locale istituto nautico iscrivendosi al corso macchinisti e soprattutto gli inculcò la passione di costruire modelli. Cosa che il ragazzino fece subito, nel retrobottega del negozio paterno di elettricità in via XX Settembre, realizzando il suo primo modellino che provò a far navigare nel vicino torrente Gentile.
Da allora il costruttore  ha fatto cose egregie, ha realizzato in scala la motonave "Golfo di Palermo" per gli armatori Marsano, ha vinto il primo premio per la realizzazione d'una nave Liberty nel concorso bandito anni fa dal civico museo marinaro camogliese. Un riconoscimento prestigioso, tra innumerevoli altri.
Risale a poco più di dieci anni fa l'idea di cimentarsi  con il Titanic. Eravamo a metà degli anni Ottanta quando si diffuse la notizia del ritrovamento del relitto del transatlantico inglese sui fondali dell'oceano.
Curradi raccolse le prime informazioni direttamente dalla Harland & Wolff di Belfast che gli inviò quattro disegni e 20 foto e si impegnò in un'approfondita ricerca documentaria. Il modello di oltre due metri e mezzo è stato interamente autocostruito, nessun pezzo prefabbricato, tutto in legno. I quattro ponti superiori sono interamente arredati.
Il pubblico numeroso ed entusiasta ne ha potuto ammirare i particolari anche attraverso foto e diapositive.
Tina Leali Rizzi

Questo articolo mi è particolarmente caro perché, dopo un paio di giorni dalla sua pubblicazione, ricevetti la telefonata del mio anziano maestro di quinta elementare. Esordì dicendo "...visto che mi hai tirato in ballo ho pensato di telefonarti ..."       (era passato mezzo secolo!)


IL SECOLO XIX  
27 Giugno 1998

S'inizia stasera con l'arrivo a Chiavari del Titanic e del capitano Curradi.
E si prosugue domani
FAC SIMILE DELL'ARTICOLO
Agli Scogli c'è la gran festa
in onore di San Pietro e Paolo

Chiavari. Lo sport prende a braccetto la religione. E tutti e due si accompagnano al turimo, al folklore, alla sana atmosfera della festa popolare, semplice ma genuina, vissuta con intensità in uno dei quartieri di Chiavari più orgogliosi delle proprie tradizioni, il quartiere degli Scogli.
S'incomincia questa sera (ore 21.30) con un succulento prologo alla festa vera e propria in onore dei Santi Pietro e Paolo.
Agli Scogli arriverà il Titanic. Si tratta del perfetto modello lungo due metri e settanta realizzato in dieci anni di lavoro certosino dal capitano camogliese Duilio Curradi. Il costruttore sarà presente e, con l'aiuto di eccezionali diapositive, permetterà di ammirare i particolari interni ed esterni del grande e sfortunato transatlantico affondato durante il viaggio inaugurale dopo l'urto contro un iceberg.
Ad introdurre la conferenza e il supermodello sarà il gruppo culturale di Camogli diretto da Bubi Senarega e Mario Peccerini.
Il Titanic resterà esposto in una sala del museo marinaro di casa Gotuzzo sino al pomeriggio di domani.
Ed ecco nel dettaglio il programma della festa di San Pietro e Paolo...........