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Sommergibile CSS Pioneer
Il primo sommergibile della Marina Confederata

Articolo pubblicato sul trimestrale di scienza e tecnica n. 50 - Giugno 2018
L'HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
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Introduzione

Sono tornato a chiedere  aiuto al bravo modellista Dino Dall’Asta, del quale abbiamo già pubblicato varie opere.

Questa volta Dino ci propone un sommergibile confederato del 1861.
Uno di quei mezzi navali costruiti per contrastare le forze degli stati Unionisti.

In queste costruzioni è evidente l’impegno dei Confederati nel realizzari pur con i pochi mezzi tecnici a disposizione.
Erano “armi” che richiedevano comunque una grande dose di coraggio da parte degli equipaggi.

Ma lasciamo a Dino il compito di raccontarci la nave ed il suo modello.

Duilio Curradi

Sommergibile C.S.S. Pioneer             testo e modello di Dino Dall'Asta
Costruito in un cantiere di New Orleans nel 1861, il Pioneer fu il primo sommergibile della Marina confederata, progettato con lo scopo di attaccare la nave nemica fissando una carica esplosiva sotto la carena in legno, tramite due trivelle poste ai lati della carica stessa, per poi, una volta allontanatosi, farla esplodere a tempo tramite un orologio.
Fu il precursore e anche banco di prova del più potente e famoso sommergibile CSS Hunley, precedentemente illustrato in questa rivista.


Disegno di progetto
Lo scafo, a forma di sigaro, interamente in ferro con telaio rivestito da lastre imbullonate dello spessore di 6 mm - lungo 10,36 m e con un dislocamento di circa 4 tonnellate, era costituito da:
- Un cilindro centrale del diametro di 1,21 m dove alloggiava l'equipaggio composto da un pilota la cui testa emergeva in una torretta cubica provvista di 4 oblò e da altri due uomini che agivano manualmente su leve e manovelle collegate in asse tra loro ad un sistema di ingranaggio/volano per muovere, con la sola forza muscolare, l'elica tripala intubata a poppa e, conseguentemente, navigare alla velocità massima stimata di circa 4 miglia/ora.
- Due coni alle estremità contenentil'acqua di zavorra che veniva immessa/espulsa da una apposita pompa cilindrica manuale.

- Due timoni di profondità manovrati a leva e posizionati ai lati verso prua.
- Un timone direzionale posto all'estrema poppa che veniva azionato tramite appositi tiranti.
- Una carica esplosiva posta sulla sommità dello scafo, subito dietro la torretta del pilota, con a lato le due trivelle per il relativo fissaggio.
- Uno sportello ovoidale incernierato posto sempre sulla sommità dello scafo per l'accesso all'interno.
- Un blocco rettangolare di zavorra in ferro fissato sotto lo scafo lungo l'intera lunghezza e larghezza del cilindro centrale.

Il Pioneer fu testato nel fiume Missippi nel febbraio del 1862, effettuando diverse prove riuscendo ad affondare una piccola goletta e diverse zattere.
Ma l'avanzata delle truppe dell'Unione verso New Orleans il mese successivo costrinse i Confederati ad abbandonare lo sviluppo e affondarlo in un canale dell'estuario del fiume stesso per non farlo cadere in mani nemiche.
Successivamente il sommergibile fu recuperato ed esaminato dai Federali e un loro ufficiale, il
guardiamarina David M. Stauffer, ne disegnò l'intero scafo con tutti i particolari.
Nel febbraio del 1868 il Pioneer fu venduto come rottsme all'asta pubblica per 43 dollari, mentre in origine era costato 21.600 dollari.
Un modello replica, a grandezza naturale, può essere visionato presso il Museo Marittimo di Charleston, South Carolina.

Il modello in scala 1:32

Il kit in resina di colore bianco è della statunitense Cottage Industry Models e non ho incontrato particolari difficoltà ad assemblarlo. Un po' laboriosa, invece, è stata la realizzazione del sistema di manovra del timone di direzione all'estrema poppa, dovuta soprattutto alla cronica poca chiarezza delle istruzioni e dei disegni.
Essenziale è stata la consueta ricerca storica nel web che mi ha permesso di completare la sua realizzazione, collegando correttamente i sostegni di manovra con del filo metallico come tirante, infilato poi negli appositi tondini di guida e di protezione lungo lo scafo, in modo tale da ricreare in azione l'intera manovra del sistema di comando del timone.
La ricerca mi ha anche permesso di aggiungere al modellino un particolare non compreso nel kit.
Infatti ho rilevato dal disegno eseguito da un Ufficiale nordista, e dalla relativa legensa - lettera E "fastening for Towline" (fissaggio per cima di traino) - l'esistenza di un "maniglione" posto sulla parte conica di prua, che ho ricostruito e posto in opera.
Nella terminologia marinara quest'ultimo dispositivo fisso viene chiamato "galloccia" ed è utilizzato per legarvi un'estremità della cima sia per il traino che per l'ormeggio.
Previa stesura di primer metal della Army Painter, ho eseguito la verniciatura con il solo uso del pennello con un mix di acrilici di colori e marche diverse, dando poi invecchiamento in forma leggera.


Ho vetrato gli oblò inseriti nella torretta del pilota con il liquido Synthaglass della Toffano.
Per un maggiore realismo e senso delle proporzioni ho inserito il figurino in metallo di un Ufficiale confederato di produzione Romeo Models, a cui ho aggiunto, ai suoi piedi, una cima arrotolata con relativo bozzello.
Il modello, lungo 35 cm, poggia su due tondini in metacrilato inseriti in una lastra effetto acqua con fondo bianco della Essebiemme, sulla quale ho posizionato una lastrina in ottone da 10,5x2,5 cm con applicata l'immagine della bandiera della Marina confederata vigente in quell'anno e inciso il nome del sommergibile.
A completamento, ho anche applicato sulla lastra stessa l'immagine del disegno d'epoca di progetto.
 

Bibliografia ed immagini:

·      “Submarines of  the World” di Robert Jackson  - Ed. Grange Books 2007

·      http://www.submarine-history.com/NOVAone.htm

·      http://www.navsource.org/archives/08/08448.htm

·   http://www.panoramio.com/photo/42034928

      ·   http://civilwarwiki.net/wiki/CSS_Pioneer