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Ra II

Imbarcazione dell'Antico Egitto

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Costruttore: Baroni Giordano
Questa scheda è stata preparata con il materiale fornito dal Costruttore del modello.
Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.
Guarda anche i profili delle imbarcazioni minori e da diporto a vela
A Tenerife, isola dell’arcipelago delle Canarie, c’è uno strano museo che conserva dei modelli, in grandezza naturale, di altrettante strane imbarcazioni. Si tratta delle imbarcazioni costruite dal grande esploratore norvegese Thol Heyerdhl.
Tali imbarcazioni sono state costruite tutte in balsa, giunchi, fibre vegetali e papiro. Tra esse primeggia, in tutto il suo splendore, la Ra II.
Fu costruita, in prossimità delle piramide egizie, nel 1967 da un teem di indiani boliviani del lago Titicaca, unici specialisti nell’uso delle fibre vegetali, interamente in papiro. Il modello fu ispirato dalle raffigurazioni riportate sugli antichi affreschi delle tombe egizie.
Heyerdht, una volta trasportata la Ra in Marocco, prese il mare facendo rotta per le isole Antille. Con questa impresa, voleva dimostrare che tali antiche imbarcazioni, sin dal periodo egizio, erano in grado di attraversare l’Atlantico e che i contatti tra i “due mondi” erano avvenuti molto prima di quanto si pensasse.
La Ra però non raggiunse mai le coste americane, naufragò quasi prossima alla meta. 
La mancanza della gomena che teneva in tensione la ruota di prua determinò l’abbattimanto della stessa con conseguente imbarco d’acqua.
L’impresa fu ripetuta l’anno successivo con la Ra II che, provvista dell’indispensabile gomena che questa volta tratteneva ben salda la ruota di prua alla base dell’albero a pioli, raggiunse felicemente Bahama.
Il modello qui rappresentato è stato realizzato nel 1969 osservando le immagini fotografiche pubblicate dalla stampa dell’epoca subito dopo l’impresa.
Il modello è costruito interamente in fibre vegetali intrecciate a mano. I colori usati per la decorazione della vela sono anch’essi di origine vegetale. Il cordame è in canapa grezza.
Un accurato restauro effettuato nel 1999 ha riconferito al modello l’aspetto l’originario senza l’aggiunta di alcun prodotto sintetico difforme allo spirito costruttivo del modellista.