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M.A.S. 563 - Classe 500 - 3a serie
Modello di un Motoscafo Antisommergibile Italiano
Articolo pubblicato dal trimestrale di scienza e tecnica n. 37 - Marzo 2015
L'HOBBY DELLA SCIENZA E DELLA TECNICA
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Nel 1915 la Società Veneziana Automobili Nautiche iniziò la costruzione di imbarcazioni armate di siluro. Le chiamò SVAN, acronimo della sua ragione sociale ma anche MAS, acronimo di Motoscafo Anti Sommergibile.
Successivamente l’acronimo fu riferito anche a Motoscafo Armato Silurante o, per dirla alla Dannunzio, Memento Audere Semper.
Questo mezzo d’attacco fu adottato da molte marine militari anche perché i costi di costruzione e gestione erano limitati.
La maggior parte dei MAS aveva una lunghezza compresa fra i 15 ed i 30 metri ed erano molto veloci.
Soprattutto nel periodo compreso fra le due guerre, grazie al miglioramento dei motori, la velocità passò da 25 ad oltre 40 nodi.
L’equipaggio era composto da 8 - 10 uomini.
Erano per lo più armati con due siluri, una mitragliatrice, un cannoncino e alcune bombe di profondità.
I MAS conseguirono alcuni risultati importanti affondando navi anche di grosso tonnellaggio.
Furono però messi in difficoltà dall’avvento del radar e degli aerei da caccia.
Adesso andiamo a curiosare nel “cantiere” dell’amico Dino Dall’Asta, Socio dell’A.N.V.O. - Associazione Navimodellisti Valle Olona di Castellanza.

Qui Dino ci presenta la bellissima riproduzione, in scala 1:35, del M.A.S. 563, classe 500 - 3a serie.
L’imbarcazione fu costruita nei cantieri Baglietto S.A. di Varazze e varato il 23 maggio 1941. La Regia Marina lo destinò alla zona del Canale di Sicilia, con base a Marzara del Vallo, dove operò fino ai primi mesi del 1943.
Il 31 marzo 1943 era nel porto di Cagliari quando la città subì un nuovo bombardamento da parte di aerei alleati. Questa volta fu pesantemente colpito il porto ed il M.A.S. 563 affondò. Finita la guerra fu recuperato ma fu definitivamente radiato nel 1946.

Ma adesso chiediamo a Dino di raccontaci come ha costruito questo gioiellino.

Ho comprato il kit della Italeri.
Si tratta di un buon prodotto per cui non ho trovato particolari difficoltà di assemblaggio.
Il modello è abbastanza grande ed è composto da numerosi pezzi ma non ho avuto bisogno di intervenire con aggiustaggi e stuccature.
Dopo le varie fasi di verniciatura, con l’uso del solo pennello, ho inserito il modello in una lastra di metacrilato, effetto acqua, della Essebiemme fino alla linea di galleggiamento, mettendo in evidenza, con del silicone, anche lo scarico d’acqua dalla sentina.
La lastra, opportunamente colorata da sotto e sospesa ai quattro angoli da altrettante colonnine, consente di vedere la chiglia, in modo da evidenziare il funzionamento dell’asta del dispositivo idrofonico, a forma di una T rovesciata e dotato, alle sue estremità immerse nell’acqua, di due bulbi di gomma nera che captavano le onde sonore provocate da un eventuale sottomarino.
Il suono veniva trasmesso lungo il tubo ad un marinaio ascoltatore che utilizzava una cuffia.
Dopo una accurata ricerca, mi sono reso conto di come era fatta: è del tutto simile a un normale stetoscopio, che ho ricostruito e collegato, con i relativi fili, alla testata del tubo. 
Quando il M.A.S. era in caccia stava fermo e si spostava, di volta in volta, in altre zone per l’ascolto …era un po’ come cercare il classico ago nel pagliaio!!
I sottomarini in immersione, infatti, si muovevano molto lentamente ed utilizzavano motori elettrici. Il silenzio assoluto era indispensabile per sfuggire alla caccia.
Ho anche ricostruito il megafono in mano al pilota e aggiunto due decalcomanie (fascio littorio) ai lati della cabina di pilotaggio, non previste nel kit, ma fedeli alla realtà.
Sulla parte prodiera sono presenti le tipiche bande trasversali rosse e bianche. Questa colorazione, che caratterizzò tutte le navi militari italiane, fu adottata per il riconoscimento aereo da parte dei velivoli della Regia Aeronautica: non furono pochi i casi di erronei bombardamenti da parte di aerei italiani.
I figurini fanno parte di un kit Italeri realizzato appositamente per completare il modello del M.A.S.
Caratteristiche della nave

Scafo            in legno con carena a spigolo a due gradini
Dislocamento    29,4 t
Dimensioni        lungh. 18,7 m - largh. 4,7 m - immersione 1,5 m
Apparato motore    2 motori a scoppio Isotta Fraschini ASM 183 2.300 hp
Velocità             43 nodi
Combustibile        3,8 t
Autonomia        395 miglia a 42 nodi - 445 miglia a 34 nodi
Armamento        2 lancia siluri ad impulso laterale da 450 mm
                         1 mitragliera Breda da 20/65
                         1 tramoggia per 6 bombe da 50 kg
Equipaggio        13 uomini

Modello        riproduzione in scala 1:35