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Giunca Cinese

Mercantile armato

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  Costruttore:   Zanaboni Gianfranco
  Periodo: XVIII Sec.        Scala 1:100
Questa scheda è stata preparata con il materiale fornito dal Costruttore del modello.
Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.

Questo modello riproduce una “giunca pirata” in quanto armata con 10 cannoni. Operava nel XVIII secolo.
Lo stesso tipo di giunca era principalmente usato per il trasporto di legname nella zona di Canton.
Il dragone dipinto sullo specchio di poppa contraddistingue l’appartenenza della giunca alla provincia di Fukien.
Il modello è ricavato da scatola di montaggio Amati senza varianti di rilievo salvo la voluta omissione, per questioni di scala, della chiodatura del fasciame.
La giunca è un tipo di nave che non prevede regole precise di progettazione, come invece accade per i vascelli europei, ma è il risultato delle tradizioni costruttive di un’infinità di maestri d’ascia.
Per giunca si intende un bastimento, con una portata variabile fra le 100 e le 400 tonnellate, con lo scafo a fondo piatto e dalle forme squadrate costruito in legno leggero.
Mentre la prua può essere sia piatta che a ruota, la poppa, spesso sovrastata da un piccolo cassero con una piattaforma sporgente, è sempre quadra. Una delle caratteristiche fondamentali della giunca è la presenza a poppa di un pozzo stagno che permette, tramite un’apertura, di far entrare l’acqua quando il mare è agitato. In questo modo l’appesantimento della poppa, e il conseguente innalzamento della prua, consente di fendere meglio le onde.
Lo scafo è diviso in compartimenti per mezzo di paratie stagne che rendono più solido lo scafo che è costruito senza costole.
Il timone, sotto la poppa, è completamente immerso e, essendo molto allungato, funziona anche come deriva.
Nei tempi antichi le vele erano realizzate con stuoie di bambù mentre, in tempi più recenti, sono stati impiegati teli di cotone. Sono costruite al terzo, ovvero possono essere ripiegate su se stesse per diminuire l’esposizione al vento. Questa operazione è consentita da una serie di canne di bambù con trozze scorrevoli lungo l’albero.