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Feluca napoletana
Imbarcazione di rappresentanza


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Costruttore:   Massimo Splendore
Periodo: dal '500 al '700          Scala  1:50
Questa scheda è stata preparata con la collaborazione del Costruttore del modello, visitatore del sito mitidelmare.it.
Eventuaali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.


L'originale dell'imbarcazione, in scala 1:1, è esposto al Museo Storico dell'Arsenale di Venezia.
Si tratta di una imbarcazione a 18 remi appartenuta alla famiglia napoletana Mezzacapo, dei marchesi di Monterosso, ed è stata portata a Venezia da Amalfi a cura del Ministero della Marina Militare come dono della famiglia.

La Feluca napoletana nasce nel XIV secolo e dai documenti ritrovati questa appariva in uso sia come mezzo di trasporto, sia come ausiliaria delle navi da guerra e per questo la feluca era munita di sperone.

Il nome "Feluca" è di origine araba ed era una imbarcazione abbastanza comune nel Mediterraneo.
Cominciò a comparire fuori dalla zona araba sin dal 1371 lungo le coste della Catalogna, fino ad espandere la sua presenza, ma molto più tardi (circa 200 anni dopo), nella marineria italiana dalle coste a nord della Sardegna fino alle coste venete.

Nella guerra anglo-spagnola la Invincibile Armata, sotto il Regno di Spagna di Filippo II, a 20 fregate aggregò 20 Feluche napoletane.



Tra il 1570 e il 1580 vi fu una presenza massiccia di Feluche nel commercio genovese, napoletano e siciliano.
La propulsione a vela era costituita da una vela a tarchia ed un fiocco e, secondo le dimensioni, le Feluche avevano da 6 a 10 remi per lato.
Per la protezione dei carichi potevano essere armate con un cannone a prora e moschetti su forcelle lungo le murate.
La Feluca, quindi, era presente su tutte le coste italiane, da Genova a Venezia, con una prosperità di cantieri navali specializzati nella loro costruzione e con rezzi relativamente molto più bassi rispetto ad altre imbarcazioni da trasporto.
Le origini della "Feluca Napoletana" pare essere intorno al 1570.



Essa era impiegata come nave da trasporto e come nave ausiliaria delle navi da guerra.
La sua linea snella e leggera permetteva di solcare il mare con una discreta velocità ed assaltare, con il suo sperone, le più pesanti navi nemiche attaccandole comparendo al fianco senza dare il tempo di manovrare in difesa.

Per la sua linea affinata ed elegante, decorata poi con fregi e sculture in oro, fu impiegata come nave di rappresentanza e di cerimonia conservando il ricco sperone con una imponente polena e una propulsione per lo più a remi.

Il modello realizzato è un esemplare "superstite" denominato appunto di "rappresentanza".
Si tratta di una imbarcazione del Settecento che apparteneva alla nobile famiglia napoletana dei Mezzacapo di Monterosso che, donata alla Marina Militare, fu salvata a portata al Museo Navale di Venezia nel 1963.



La Feluca Napoletana conservata a Venezia portava il nome "Lusoria" ed è con essa che nel XVIII secolo il marchese Guido Mezzacapo di Monterosso si recò per il suo ultimo viaggio da Maiori a Malta osteggiando la signorilità della sagoma con la sua aggressività data dallo sperone.



                                       Emblema della famiglia dei Mezzacapo di Monterosso >>>