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Ella
Gozzetto catanese


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Costruttore:   LO MONACO Salvatore
Periodo: fine 1800           Scala 1:50
Questa scheda è stata preparata con il materiale fornito dal Costruttore del modello.
Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.
Gozzetto catanese originariamente utilizzato per la pesca, ma negli anni successivi con l'avvento delle imbarcazioni a motore, restaurato e riadattato per scuola nautica e turismo
lunghezza: 5,00 m.
larghezza: 1,50 m.
Armato con una vela latina fissata ad una unica alberatura centrale
e dotato di una coppia di remi.

equipaggio: uno o due fissi con possibilità di 4 ospiti.

Modello statico.
Dotazioni di bordo: normali dotazioni di sicurezza dell'imbarcazione.
La struttura portante è una solida chiglia che corre da poppa a prora alla quale sono attaccate una serie di costole che compongono l'ossatura dell'imbarcazione.
Il risultato è analogo ad una gabbia toracica, alla quale viene appoggiato il fasciame costituito da una serie di tavole di legno disposte da prora a poppa.               
Le forme del gozzo sono particolari e caratteristiche, a partire dai masconi, molto tozzi così come la prua e la poppa; la chiglia funge sia da spina dorsale dell'imbarcazione, che da deriva, sporgendo al di sotto dello scafo e terminando a poppa all'altezza del timone, sorreggendone le femminelle, ed a prora con un prolungamento tipico della provincia di provenienza.
Il piano di calpestio è costituito solamente da un pagliolo in legno non inchiodato, che ha la funzione di creare un piano dove poter camminare. Non esiste un vero e proprio ponte continuo e stagno, anche perché si tratta di una barca di relativamente piccole dimensioni.
Ci sono alcune traverse (banchi) che fungono da sedile per i passeggeri, e coperture all'estrema poppa ed all'estrema prora, sotto le quali vengono ricavati due gavoni, delimitati da due paratie; si ha così il gavone di prora e il gavone di poppa, che sono solitamente usati per riporre oggetti o le classiche attrezzature obbligatorie nautiche come l’ancora, il salvagente ….
Interessanti sono le due passerelle laterali dette corridori, che servivano per far fuoriuscire l’acqua imbarcata da prua e forniscono un valido appoggio per i piccoli utensili necessari al pescatore nelle fasi operative.
Sulla struttura descritta si possono trovare due o tre paia di scalmi sulla falchetta, sui quali poter fissare i remi. Gli scalmi sono sempre a caviglia, ossia costituiti solamente da un perno verticale leggermente svasato verso l'alto, ed i remi sono dotati di un contrappeso (girone) per diminuire la fatica durante la vogata; l'accoppiamento tra remi e scalmi di un gozzo è ottenuto attraverso una legatura particolare, detta stroppo.
Per la costruzione del fasciame si utilizza il pino calabro, il larice, l’abete, il gelso e il leccio, mentre per la chiglia, le ordinate, il dritto di prora e di poppa viene preferito un legno più duro come la quercia.