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Corvetta Bombarda


Corvetta cacciasommergibili italiana

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Proprietà: Renato Leone - Restauro: Luciano Borella  -    Periodo: 1942   -  Scala   1:100
Questa scheda è stata preparata con il materiale fornito dal Costruttore del modello.
Eventuali riproduzioni sono possibili solo con l'autorizzazione del Costruttore.



Appartenente alla Classe Gabbiano fu costruita dal cantiere Breda di Venezia.
Fu impostata nel 1942 e varata nel 1944.
Era lunga 64,4 m e larga 8,7 m. Aveva una immersione di 2,5 m.
Il dislocamento normale era di 728 Tonn e quello a pieno carico di 740 Tonn.
Era mossa da 2 motori Diesel elettrici e 2 eliche.
La potenza era di 4.000 HP.
Raggiungeva la velocità di 18,5 nodi. Poteva imbarcare 70 tonnellate di nafta che le consentivano una autonomia di 3.450 miglia alla velocità di 10 nodi.


L’armamento era costituito da:
1 pezzo da 100/47 mm.
7 pezzi da 20/65 mm. e 20/70 mm.
2 tubi lanciasiluri da 450 mm.
8 lanciabombe
2 scaricabombe
Aveva un equipaggio di 112 uomini.


Dopo l’8 Settembre 1943 il Comando Tedesco, per contrastare l’avanzata alleata nel Mediterraneo occidentale, raccolse tutto il naviglio militare e mercantile disponibile e lo armò di tutto punto. Numerose navi della Regia Marina vennero così incorporate nella Kriegsmarine. Molte di queste unità erano costituite da Corvette della Classe Gabbiano. Sette erano già operative. Ventuno, fra le quali la Bombarda, erano in costruzione e vennero completate dai tedesci. Altre sei non furono mai completate. Fra tutte solo la Corvetta Bombarda, dopo la guerra, fu recuperata ed entrò a far parte della Marina Militare Italiana. Eccellente unità antisommergibili fu a lungo impiegata in numerosi interventi durante il conflitto e, alla fine, fu sottoposta ad importanti lavori di modifica che ne aggiornarono l’aspetto e l’armamento. L’intervento interessò anche il sistema di propulsione con l’eliminazione dei motori elettrici.